12.9.08

Progetto Terra e Libertà

Di seguito il manifesto del progetto Terra e Libertà/Critical Wine

Progetto Terra e Libertà/Critical Wine sensibilità planetarie e agricoltura contadina

Terra e libertà/Critical wine vuole costruire una difesa "pratica" della vita materiale. Contro le nocività politiche, culturali, sociali che svalutano l'esperienza sensoriale, le capacità dialettiche del linguaggio, la coscienza del vissuto individuale e dei processi storici collettivi. Riruralizzare il mondo.
A partire da una nuova sensibilità che percepisce la t/Terra -intera- come casa propria. Contro l'attaccamento conservatore e l'invenzione localista delle radici e contro il binomio razzista sangue-suolo di infausta memoria, noi siamo - lo diciamo con un ossimoro concettuale- per un'agricoltura nomade. E per un consumo critico. Per un rapporto nomade con la t/Terra: sentirsi a casa propria in ogni luogo della Terra, sopra ogni zolla di terra. Un'idea che viene da lontano. Forse qualcuno ricorda ancora quel canto proletario dell'800: "nostra patria è il mondo intero, nostra idea la libertà". Per un futuro di gioia, creatività, intelligenza.
Le politiche planetarie di dominio passano dal controllo dell'agricoltura. La terra, l'ambiente, le multinazionali, l'acqua, il cibo, i brevetti, gli ogm, il lavoro, l'economia, lo sviluppo sostenibile: è venuto il momento per una riflessione seria.
Il movimento dei movimenti - ma diremmo ogni essere pensante che abbia il desiderio di un futuro di gioia, di creatività, di intelligenza - deve affrontare al più presto queste tematiche, in modo organico e complessivo, se vuole veramente saper proporre un altro mondo possibile.

- un'agricoltura dal basso, per una riflessione sull'agricoltura contadina, per pensare le relazioni tra movimento dei movimenti, terra e agricoltura.

- organizzare il rifiuto del modello neoliberista che vuole l’agricoltura industriale e monocolturale delle multinazionali e della UE da una parte e unìelitaria produzione dei cosiddetti prodotti tipici dall’altra, quali
facce della stessa medaglia.

- pensare a un nuovo rapporto con la terra/Terra che lasci spazio a produzioni, consumi, piaceri più sobriamente felici.

- portare alla conoscenza dei consumatori una serie di buoni vignaioli/contadini, proporre un’offerta straordinaria di vini e comunicazioni che diano la possibilità durante l’evento di acquisto diretto (con consegna immediata dei molti vini pregiati) a prezzi ragionevoli, accompagnati da informazioni e incontri agricoltore/consumatore.

- disegnare il circuito virtuoso tra qualità della produzione, qualità del prodotto e qualità delle relazioni sociali.

- il consumo critico, contro il consumo produttivo.

- "condomini" della qualità e gruppi d'acquisto autogestiti e a rete.

- un catalogo dei produttori, basato su rintracciabilità, origine, qualità e sul principio della responsabilità e dell'autocertificazione.

- fare mercato come incontro di coproduzione.

- costruire in maniera cooperativa forme e strumenti di comunanza, condurre al riconoscimento della cosa comune, dall'aria all'acqua al cibo fino alla produzione informatizzata e alle reti.

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